![]() Se c’è stato un uomo dalla vita singolare, soprattutto grazie alle inspiegabili facoltà di cui era dotato e che gli permettevano di superare le leggi della fisica, quell’uomo è stato senz’altro Gustavo Rol, e quanto di eccezionale compì nel corso della sua lunga esistenza probabilmente è destinato a restare avvolto nel mistero, a meno che l’osservatore non si liberi dai legacci dei pregiudizi su ciò che ancora non si riesce a spiegare. Rol nasce a Torino nel 1903 da famiglia benestante. Di indole sensibile, incline all’erudizione, amante dell’arte, in particolare la pittura. Tre lauree, ma per continuare la tradizione familiare intraprende la carriera bancaria spostandosi in diverse città d’Europa stabilendosi poi nella città natale. A Marsiglia l’episodio che innescherà il punto di svolta nella sua vita: l’incontro con uno strano personaggio dall’aspetto ieratico che dopo avergli mostrato strani giochi con le carte e lungamente parlato, rivedrà radicalmente le proprie convinzioni sull’esistenza di Dio assistendo in compagnia del giovane Rol ad una guarigione miracolosa a Lourdes. Un evento talmente potente e devastante, da spingerlo in un monastero, e da allora non ne avrà più notizia. Ma anche la vita di Rol cambierà definitivamente. Sarà lui stesso a dichiararlo in uno scritto dal sapore emblematico: “Ho scoperto una legge tremenda che lega il colore verde, la quinta nota musicale e il calore”, aggiungendo un drammatico “ho perso la voglia di vivere”. E riparerà in un convento, lontano dal mondo. Superata la crisi con l’aiuto materno, gli effetti di quella tremenda scoperta emergeranno nel corso del tempo, grazie anche all’attenzione della stampa con una serie di articoli e pubblicazioni tra le quali quelle di Dino Segre, scrittore noto con lo pseudonimo di Pitigrilli e Dino Buzzati, altro grande scrittore e giornalista, che parlerà di Rol nel libro “I misteri d’Italia”. Ma altrui osservatori eccellenti della cultura, dello spettacolo e dell’industria, saranno pronti a testimoniare l’autenticità dei suoi cosiddetti giochi. Tra questi, Zeffirelli, Fellini, Cesare Romiti, Fermi, Mussolini, Einstein, Kennedy, D’annunzio, giusto per fare solo alcuni nomi di quanti assistettero alle sue meraviglie. Ma in cosa consistevano le capacità straordinarie di cui era Rol provvisto? Era in grado di interagire con la materia e manipolarla. Un dono affermava, di cui ogni essere umano è dotato, a riprova dell’esistenza di Dio in esso. “Io,” dichiarò più volte, “sono solamente la grondaia che convoglia l’acqua”. Una sorta di ponte umano tra il visibile e l’invisibile. Per intrattenere gli amici, spesso si servì delle carte da gioco, mai toccate direttamente e spesso nuove, appena acquistate. Ciononostante, questo insinuò in alcuni dubbi sulla veridicità dei cosiddetti “giochi”; tuttavia va sottolineato che le carte venivano adoperate per scaldare l’ambiente (si trattava di serate conviviali nella propria casa o in quelle di amici illustri) dopodiché passava ad altro. Lettura di libri chiusi scelti a caso da uno dei partecipanti, previsioni del futuro, spostamento a distanza di oggetti, anche pesanti, visioni a distanza, telepatia, attraversamento di superfici solide, guarigioni a distanza, materializzazioni e smaterializzazioni, viaggi nel tempo e visione dell’aura energetica, bilocazione e lettura del pensiero. Tutto, come si accennava, non in teatri ma in abitazioni private: questo per sottolineare come le sue non fossero assolutamente dimostrazioni legate allo spettacolo, quanto piuttosto seri esperimenti ai confini dell’apparenza che circonda l’uomo; senza manipolazione alcuna e davanti a spettatori acuti, rigorosi ed attenti. Rilasciò poche interviste e rifiutò di sottoporsi a test, e naturalmente questo atteggiamento generò dubbi. Piero Angela, ad esempio, che aveva assistito ai fatti eccezionali prodotti da Rol con le carte e con la lettura di libri chiusi, espresse più volte perplessità circa la veridicità di quegli strani fenomeni, e nel suo volume “Viaggio nel mondo del paranormale”, attribuirà quelle manifestazioni ad artifici di natura illusionistica; mentre lo scienziato Tullio Regge (che in seguitò darà vita con Angela al cicap, comitato italiano per il controllo sul paranormale) era fermamente convito di avere a che fare con un bravo prestigiatore. E Silvan, prestigiatore vero, e di fama, replicò in diretta, davanti alle telecamere l’esperimento della lettura di un libro chiuso. Mentre altri prestigiatori presenti ai suoi esperimenti affermarono di non aver riscontrato trucchi. Ma quali elementi giocano a favore di Gustavo Rol? Il primo, probabilmente quello più evidente, è che mai si arricchì, né mai pretese denaro da alcuno. Anzi: in più occasioni si adoperò, con riservatezza, com’era nel suo carattere, a favore dei più bisognosi. In ogni caso non aveva bisogno di denaro, quanto forse di un’attenzione senza pregiudizi. E comunque, la sensibilità, la generosità e l’umanità di cui era dotato gli avrebbero impedito qualsiasi forma speculazione. Il secondo è che fu lui stesso a combattere i tanti venditori di fumo, cercando piuttosto di indirizzare verso una rigorosa ricerca; tanto da essere infastidito da quanti si accostavano a lui spinti da soltanto da superficiale curiosità. “Dopo tanto tempo”, diceva con rammarico “non ho costruito nulla in voi; ho soltanto colmato molte ore della vostra noia”. Rol morirà nella sua Torino nel 1994, lasciando dietro di sé una scia di articoli e libri. Renzo Allegri, il giornalista che lo ha incontrato più spesso, traccerà rigorosamente il profilo dell’uomo, testimoniando la genuinità dei suoi esperimenti. Ma chi era realmente Rol? Un mago? Un veggente? Un illusionista? Un mentalista? Niente di tutto ciò! Ognuno giudichi secondo le proprie convinzioni, informazioni e criteri. Tuttavia se gli esperimenti di Rol corrispondono a verità (e chi scrive ne è convinto assertore) allora la domanda vera è un’altra e dobbiamo porcela con rigore fino alla sua definitiva risoluzione. 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1 Commento
Rosanna
22/9/2016 01:14:19
Bellissima riflessione su Rol. Spesso non ci accorgiamo degli spiriti o illuminati che arrivano sulla Terra per aprirci all'ignoto. e da lì...... si deve ricominciare........ grazie di cuore. Rosanna
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Febbraio 2019
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